Piante: Hemianthus callitrichoides, Rotala rotundifolia, Vallisneria nana, Ludwigia arcuata, Myriophyllum matogrossense, Hygrophila pinnatifida, Staurogyne repens, Blyxa japonica, Cryptocoryne petchii, Bolbitis heudelotii, Microsorum pteropus trident, Anubias barteri “nana”, Fissidens fontanus, Riccardia sp,
Animali: Crossocheilus siamesi, Cheirodon axelrodi, Iriatherina werneri, Caridina multidentata, Otocinclus affinis, Garra rufa, Neritina sp.
Tecnica:
Illuminazione: 4X39 T5 6500°K Filtro: Askoll Pratiko 200; CO2: erogazione continua.
Fondo: ADA power sand + ADA aquasoil amazonia, ADA nile sand.
Arredi: seiryu stone + red wood
Fertilizzazione: Seachem: Flourish Potassium, Flourish Excel, Flourish Comprehensive Plant Supplement, Flourish Trace, ADA green brighty special shade.
Con questo allestimento ho partecipato al concorso IAPLC del 2012 con buoni risultati, mi sono classificato 157° nella graduatoria finale su oltre 2000 partecipanti e 4° fra i 30 italiani in gara.
Come in tutti i miei allestimenti l’idea è quella di creare un acquario di piante, dove le varie specie di piante possano crescere in armonia fra loro ricreando un ambiente naturale (il nature aquarium di filosofia giapponese) e dove gli animali (pochi, delle giuste dimensioni rispetto alla vasca e tenuti in un’acqua con condizioni chimico fisiche a loro congeniali) facciano da “decorazione”.
L’idea dell’allestimento è quella di formare una composizione con due gruppi con una via di fuga. Nelle intenzioni iniziali il gruppo di sinistra avrebbe dovuto essere il più grande dei due, volevo che coprisse almeno il 50% dello spazio della vasca nella visuale frontale, il gruppo di sinistra volevo invece che rimanesse il più piccolo prendendo il 30% dello spazio, anche se la sua posizione è leggermente più avanzata, un modo per aumentare l’effetto di profondità insieme al “viale” centrale.
Questa sopra è una foto scattata il giorno stesso dell’allestimento e si può notare come lo spazio fra il vetro frontale e il gruppo di sinistra sia maggiore rispetto a quello del gruppo di destra. Per accentuare questo effetto o cercato di mettere una roccia bella grossa in primo piano sulla destra.
Durante la vita di questo allestimento non ci sono stati particolari problematiche, soprattutto di proliferazione algali, problema che spesso affligge chi si ripropone di creare allestimenti di questo tipo, dove per avere una buona crescita di piante si utilizzano fertilizzanti, CO2, e una forte illuminazione. È stato sufficiente utilizzare competitori algali (Caridina multidentata, Otocinclus affinis, Garra rufa, Neritina sp e Crossocheilus siamesi), non esagerare mai con i fertilizzanti ed essere sempre attento alle esigenze delle piante.
Come il 99% degli acquariofili non sono stato fermo a guardare la vasca, anzi non le ho dato tregua tenendo spesso le mani in vasca. Come spesso accade ci sono state varie fasi “evolutive” delle vasca.
Allestimenti precedenti:
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